Questo mio post non si rifà a spiegare che cosa è la VUCA e ha lo scopo di portare delle riflessioni sulle forze che stanno intorno alla VUCA.

Che cosa è la VUCA

Non ho intenzione di spiegare la VUCA, ci sono molti che lo fanno, per capire che cosè la VUCA rimando a questi links:

Le azioni delle forze nella VUCA

Dal punto di vista antropologico si sa che la cultura modella la società e la società modella la cultura. Siamo quindi regolati da delle forze che noi stessi immettiamo nel sistema che poi a sua volta ci regola. Sono sempre più consapevole dell’azione di queste forze che immettiamo sia sulle persone che sul mondo intero.

VUCA

Ho avuto la possibilità recentemente, a un incontro pubblico di raccontare l’azione delle forze dalla VUCA tradizionale alla VUCA di George Bill. La VUCA tradizionale riconosce la Volatilità (Volatile), l’Incertezza (Uncertainty), la Complessità (Complexity) e l’Ambiguità (Ambiguity). Mentre la VUCA 2.0 (quella di George Bill), riporta alla Visione (Vision), Comprensione (Understanding), Coraggio (Courage) e l’Adattabilità (Adaptability).

A questo punto l’osservazione la pongo sulla transizione di questi termini, dove nella versione 1.0 rimandano a qualcosa di caotico, difficilmente indirizzabile e non per tutti, a una versione più “umanizzata”. E questo è per me il valore, vedere l’azione dell’uomo nella trasformazione e vedere come l’uomo può portare la Volatilità in Visione. Se chiudo gli occhi e cerco di immaginare questo fluire da una parola all’altra, sento arrivare l’essere di questa forza formativa. Come se quella pennellata di blue arricchisse il quadro e portasse una nuova vita ad un acronimo con un senso nuovo. L’uomo entra nella parola, ne diventa emblema e la rigenera. Questa è la forza che porta da Volatile che si disperde e che rischia di non trovarsi più a Visione che è il faro verso il quale tendere.

Se volessi definire una tassonomia per questa forza, la identificherei come una foza di radicamento, di progressione volontaria, di concentrazione. Quasi come se questa forza fosse lo Yang della forza precedente e quasi come se le due forze contrapposte mantenessero l’equilibrio nella natura dell’uomo per rendere fluido ciò che avviene e saperlo modellare.

Sempre con la concentrazione su ciò che avviene in questa trasformazione, evinco anche la natura dell’uomo: l’uomo che vive per il progresso dell’uomo stesso e di tutto l’ecosistema che c’è attorno. Lo fa non in maniera ambigua (la vecchia forza ndella VUCA 1.0), ma lo fa in maniera Adattabile (la nuova forza). Un progresso non facile e colmato dagli aspetti sociali, materiali e anche spirituali. Una esigenza di cammino. La volontà di non disperdere è la direzione della forza che è messa in questo contesto. Sento che la voglia di essere radicati, sia anche essa una forza che non viene dispersa.

Continuando questo viaggio, in questo esempio di forza di transizione, continuo ad essere solleticato dall’importanza della natura umana all’interno di questa trasformazione. In chimica la volatilià presuppone il fluire e quindi uno “svuotamento”; se lo riporto all’uomo la Volatilità riporta a un annullamento, a una isolazione a una perdita anche relazionale. In contrapposizione allo svuotare, siamo abituati a riporre pienezza e riempire.

Penso a riempire e non colmare: mi piace pensare a una azione della forza come qualcosa che riempie di nuovo. Lo yang che equilibra lo Yin e viceversa. Quindi si va e si porta da uno stato gassoso e volatile a uno stato solido: molto vicino alla natura dell’uomo durante la vita nel corpo. Anche se apparentemente l’ipotesi che sto portando qui, sembra un gioco di parole, non lo è. E’ una disamina esperenziale che voglio portare a chi legge per comprendere dentro di se come l’azione della forza agisce nell’uomo tramite le parole e di come poi si creano mondi.

Questo solido che si è materializzato da e in me, dà un senso di pieno, dà una confidenza interiore indubbia. Questa è l’azione che una Visione fa sull’essere umano che tanto spesso vuole essere Volatile. E quel solido che fa i conti con l’uomo che vuole condividere la propria capacità di essere legato in solido con la visione.

Tutto prende forma in questo viaggiare di questa forza innescata dall’uomo. Una forma diversa da quella iniziale. Solido tra le persone insinua il fatto di essere pieno anche con gli altri. E’ sempre l’azione di quella forza che data l’evaporazione nella VUCA vuole portare pieno.

L’incrociare di tutte queste forze porta elementi nuovi, formatori, eterici ed è la natura di questa forza eterica che va a costruire degli spazi e dei mondi nuovi.